Dopo una lunga assenza torno per trattare di un tema molto caro (non solo in senso metaforico) a molti di noi: le bollette luce e gas.
Quando si parla di mercato dell’energia, gli argomenti analizzati sono essenzialmente due: la fine della tutela (prevista per luglio 2020) e le chiamate estenuanti che subiamo dai call center.
L’attore mai menzionato dai media é, invece, colui che paga di tasca propria: il consumatore finale.
Quando ciò avviene é per preannunciare, attraverso articoli apocalittici, gli aumenti delle tariffe, la canonica “stangata”; una scure impossibile da evitare per chiunque. Ma é proprio così? Assolutamente no!
Esempi di articoli allarmanti sugli aumenti
Gli aumenti di cui parlano i media riguardano solamente i clienti riforniti dal servizio di maggior tutela (denominato ora Servizio Elettrico Nazionale, la vecchia Enel Servizio), ossia il 70% degli utenti del mercato elettrico. Chi, invece, ha scelto un qualsiasi altro operatore del libero mercato, non sarà interessato degli aumenti.
Le aziende che operano nel mercato libero dell’energia elettrica e del gas sono oltre 200, impossibile conoscerle tutte e poterne valutare le proposte. Ma anche riuscissimo in quest’impresa titanica, capire se l’offerta che abbiamo di fronte é più conveniente rispetto a quanto stiamo pagando ora, é davvero complicato.
Le bollette di energia che riceviamo sono composte da 3 parti:
- spesa per la materia energia/gas;
- spese per trasporto, gestione contatore e oneri sistema;
- Imposte e IVA.
La concorrenza é solamente sulla materia energia/gas (che pesa per il 25-30% sull’importo totale delle bollette), mentre le altre due parti (spese trasporto/contatore/oneri e imposta/IVA) sono identiche per TUTTI gli operatori.
Ma come é possibile sapere se sto pagando troppo e/o se ci sono offerte sul mercato migliori?
Un modo veloce ed efficace per saperlo é la schede di confrontabilità. La delibera 366/2018/RCOM dell’Autorità di regolazione per energia (ARERA) obbliga ogni operatore a fornire tale documento al momento della sottoscrizione di una nuova offerta di energia elettrica o gas.
Tale scheda non fa altro che confrontare la spesa dell’offerta che si sta sottoscrivendo (prima colonna – A) e quella che si farebbe essendo riforniti dal servizio di maggior tutela (seconda colonna – B). La terza colonna (C) non é altro che la differenza tra le prime due. In sintesi, se alla colonna C, per il consumo annuo (reperibile in tutte le bollette) avrò un numero negativo, allora RISPARMIERO’, altrimenti pagherò di più, quindi NON devo cambiare.
Esempio di scheda di confrontabilità
Se, invece, ho già sottoscritto da tempo un’offerta e dai documenti contrattuali forniti, noto che l’importo della colonna C é positivo, devo affrettarmi a cambiare nuovamente operatore e cercare tariffe migliori!
Dove trovare le offerte più convenienti? Sul web sicuramente (siti aziende o comparatori), quindi occorre armarsi di pazienza e tempo per scovare “il prezzo giusto”.
Ma una volta completata l’adesione, quando sentirete i media con toni allarmanti parlare del prossimo “caro bollette”, potrete sorridere soddisfatti e pensare: